Laboratorio
semi-permanente per la costruzione di una città più efficiente,
bella e informata
Nel dibattito attuale, le
esperienze culturali che trovano nella città il loro luogo di
manifestazione, non possono più essere riservate alla sfera creativa
personale e diffuse in seguito alla loro genesi, ma devono nascere da
un processo condiviso, multidisciplinare e partecipato.
La complessità di ogni
settore della produzione culturale, dove per Cultura si intende
qualunque cosa che venga prodotta dall'uomo, richiede oggi una nuova
definizione del suo compiersi, sia nella fase ideativa che
realizzativa.
Questa complessità trova la
sua declinazione nelle categorie progettuali e produttive di cui si
sente parlare e che spesso si contaminano tra loro: concetti come la
multidisciplinarietà, la smart city, la progettazione partecipata,
le sinergie, ecc. sono tutte frutto, nei vari settori di competenza,
della necessità di condividere il più possibile il loro farsi
oggetto concreto così da massimizzare la conoscenza della
complessità, minimizzare gli effetti nocivi e giungere a progetti ed
oggetti efficaci.
Sia che l'oggetto finale sia
un nuovo fatto culturale o un nuovo brand commerciale entrambi
richiedono un nuovo processo ideativo che vede nella
compartecipazione di soggetti eterogeni la sua essenza stessa di
esistenza che di efficacia.
Non è più il tempo, se mai
lo è stato, di “oggetti” calati dall'alto dal genio creativo, ma
il successo di qualsiasi cosa deriva dal suo calarsi e comprendere le
dinamiche mutevoli della contemporaneità fatta partecipante.
Nessun commento:
Posta un commento