lunedì 10 luglio 2017

#lonatocheverrà del 4 luglio

Nella prima giornata di #lonatocheverrà, svoltasi il 4 luglio è emersa l'occasione di Lonato in chiave turistica.
Il venir meno delle modalità di fruizione turistica basata su uno sfruttamento della risorsa ambientale stanno compiendosi modelli legati al godimento del territorio nella molteplice veste di paesaggio, fruizione enogastronomica e basata sulla mobilità dolce.
Quest'ultimo aspetto diviene sempre più importante in un periodo storico in cui l'attibità fisica insita nell'andare in bici o a piedi diviene anche essenziale per il mantenimento della salute fisica oltre che elemento di confronto sociale.
La mobilità dolce richiede quindi una progettazione coerente con le nuove esigenze di coloro che vi si affacciano per la prima volta in grado di assolvere, non solo l'andar in bici per ammirare la natura, ma anche per istaurare un approccio diversificato alla propria salute, definendo modalità eterogenee di confronto con le realtà presenti.
In questa ottica il progettista deve necessariamente tenerne conto nella realizzazione di una via di mobilità dolce, così da diversificarne l'offerta e risolvere potenziali conflitti da diverse modalità d'uso.
In quest'ottica un paese come Lonato, grazie ai suoi valori monumentali, culturali e storici può porsi in grado di accogliere il nuovo fruitore turistico che vede nella mobilità dolce un modo di relazionarsi diversificato rispetto al territorio in cui svolge la propria vacanza.
Un territorio ricco di cultura, ambienti paesisticamente stimolanti ed attori enogastronomici di spessore può intercettare quella mole di turismo che non si ritrova più nei modelli offerti dai paesi costieri: situazioni che già si stanno definendo in altre località italiane turistiche più attente a cogliere i nuovi stimoli.
Per poter far questo è necessaria una corretta progettazione di percorsi turistici basati sulla mobilità dolce in grado di offrire quelle “esperienze turistiche” difficilmente trovabili altrove sul lago di Garda.
Per far questo, oltre alla corretta progettazione dei percorsi, è necessario un accordo con i paesi limitrofi a forte vocazione turistica per dare voce ad un nuovo modo di fare turistico che possa essere utile sia per il paese di Lonato, che si troverà così ad offrire un contesto turistico di successo, ma anche a paesi gardesani “turisticamente obsoleti” che potranno trarre vantaggio dall'offrire offrire alla loro clientela una valida e diversificata alternativa alla loro tradizionale dotazione.

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